Tutti, più o meno, stanno girando intorno al concetto che l'intestino è la causa di tante patologie e intorno al concetto di equilibrio della flora intestinale, ma mai come oggi ci sono studiosi che collocano questa moltitudine di microorganismi che ci portiamo dietro al centro di studi ed interessi veramente fondamentali.
Un essere umano si porta con sé miliardi di batteri diffusi su pelle, bocca, cavità uro/genitale, vie respiratorie e, naturalmente, intestino.
La percezione comune di questi esserini è quella che se si sta male con un pò di diarrea o si deve prendere un antibiotico allora è il caso di assumere dei "fermenti lattici" e tutto si aggiusta.
Niente è più lontano da questa visione così banale e semplicistica che invece è stata cosi efficacemente descritta dal Prof. Antonio Gasbarrini. (1)
Focalizzandoci sul microbiota intestinale, che è la parola che oggi descrive meglio quella comunità incredibilmente varia di batteri, funghi, virus e quant'altro che vive dentro il nostro intestino, possiamo oggi considerare che già dallo sviluppo natale (e forse anche prenatale) fino ai 5-7 anni si ha una continua evoluzione delle funzioni del nostro intestino, sede della maggior parte delle difese immunitarie del nostro meta-organismo. Malattie come Depressione, Epilessia, Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla, SLA (2), solo per citarne alcune, sono messe in relazione diretta a malfunzionamenti dell'intestino, ma in particolare del microbiota.
Ma la salute del nostro intestino è in diretta dipendenza da una massa di circa 1Kg di questi batteri (virus e miceti), vero e proprio organo nell'organo - mai considerato tale - ma di importanza vitale per i nostri processi bio-chimici.
Tanto per andare sul pratico, si è arrivati a pianificare un protocollo per trattare l'epilessia con dei pre-biotici e una dieta antinfiammatoria che sta dando dei risultati molto promettenti.
Il ricercatore Dr. Paolo Mainardi (3) spiega come la alfa-lattoalbumina (una sieroproteina del latte materno) possa far aumentare non tanto la circolazione di triptofano nel sangue quanto quello che arriva al cervello e quindi la produzione di serotonina (e melatonina), di cui il triptofano è l'amminoacido precursore, dal quale dipende l'equilibrio umorale e anche l'epilessia.
Mainardi sostiene (e non solo lui ormai) che ciò che è importante è l'asse cervello-intestino: un sistema che è qualcosa di più della mera giustapposizione delle parti(4). Trapianti di microbiota di cavie normopeso in topi grassi li fanno dimagrire e viceversa, e cosi avviene per altre patologie. Il cervello influenza l'intestino (ed è noto da tempo che gli stati d'animo lo fanno) e l'intestino fa altrettanto in un rapporto biunivoco che apre uno spazio scientifico al famigerato "effetto placebo"come mai prima.
Gli scenari che si profilano davanti a noi sono incredibili. E' l'alba di una nuova era per la ricerca e forse per l'uomo a 360 gradi.
Pensiamo al fungo Ophiocordyceps unilateralis (5). Questo fungo sa di fantascientifico perché possiede un’intelligenza come minimo chimica. Fa mutare il comportamento delle formiche a suo vantaggio trasformandole in "formiche zombie". Se un fungo riesce addirittura a schiavizzare delle formiche è cosi strano pensare che una colonia di miliardi di microorganismi che risale a miliardi di anni fa non possa influenzare i nostri gusti alimentari per spingerci verso una dieta favorevole alla loro sopravvivenza? Potrebbero anche determinare la nostra simpatia verso il caldo o il freddo perché sicuramente è un altro parametro da cui dipende la loro vita. Ci sono addirittura dei nostri pensieri che in realtà non sono letteralmente "nostri"? O forse dovremmo rivedere il concetto di essere umano?
Sappiamo che la fisica quantistica si occupa dell'infinitamente piccolo. Ma qui siamo di fronte a miliardi di esseri infinitamente piccoli dove anche forze infinitamente piccole potrebbero fare la differenza perche la loro "infinita" sommatoria dà gli effetti tangibili di cui abbiamo parlato. Le mani del guaritore imposte sulla pancia del paziente a un tratto hanno un senso? I campi bioenergetici, di cui medicina e fisica non si sono mai più di tanto curati (se non negata l'esistenza), potrebbero diventare fondamentali?
Per tornare con i piedi per terra dobbiamo ricordarci che abbiamo pochissimi mezzi farmaco-scientifici per modulare il nostro microbiota. La gran parte dei probiotici sono inefficaci in quanto sono solo uno o pochi ceppi batterici a fronte dei migliaia di tipi che ci colonizzano. Gli antibiotici sono delle bombe che tiriamo sopra queste comunità spesso in maniera troppo superficiale rischiando di fare più male che bene in quanto sappiamo pochissimo delle specie "buone" e di quelle "cattive", di dove devono stare (lungo l'intestino) , di cosa si nutrono esattamente e delle loro funzioni. Forse sarebbe ora di considerare che l’Uomo non è solo nel suo universo ma che il concetto stesso di "essere solo" è falso. Noi siamo il loro ambiente ma - a nostra volta ed insieme a loro - facciamo tutti parte di un altro ambiente più grande dove tuttavia le leggi sono le stesse. Forse dovremmo provare a raccogliere la sfida di questo universo a matrioska il cui "segreto" non è quello di contare troppo o troppo poco ma di trovare la giusta collocazione, il giusto incastro, il giusto equilibrio tra le parti perche come la nostra salute passa per l'armonia di miliardi di microorganismi quella del pianeta passa per l'armonia di tutto il vivente.
Federico Giovannini (Fefochip)
(1) https://www.youtube.com/watch?v=9dVEsP8DT7M
(2) http://www.gutbrainaxis.org/patologie.html
(3) https://www.youtube.com/watch?v=tlTWtE0qhgE&list=PLvFMlxX4j7b9Tsix6HP58Lqj_bAqfjgHs
(4) http://www.amazon.it/gp/product/8867351524?psc=1&redirect=true&ref_=oh_aui_detailpage_o00_s00
(5) http://www.nationalgeographic.it/natura/2011/03/04/foto/formiche_zombi_con_il_fungo_killer-198426/1/