Anni fa inizia la solita trafila, gastrite, reflusso, dolori strani che il più delle volte non mi lasciano nemmeno dormire. Comincio a prendere qualche rimedio e qualche farmaco ma non risolvo niente. I pensieri si affastellano e inizia un loop di pensieri negativi che di fatto accentuano i miei problemi. Vado dallo specialista e dopo il solito trattamento (gastroscopia, visita, eco varie, ecc.) oltre ai problemi gastrici mi trovo anche con un’ulteriore problema:” si deve levare la cistifellea perché ha dei calcoli piccoli e potrebbero portarle a una pancreatite che può portare alla morte”. Mi hanno dato una gran mano ad essere ancora più ansioso per il mio stato di salute e i miei problemi si sono ancora più acuiti. A poco se non a nulla sono servite le solite cure con IPP e antiacidi. Sento altri specialisti e il protocollo è quello: levare la cistifellea se ci sono calcoli piccoli. Io non avevo nessuna intenzione di mutilarmi di un organo se non mi davano la garanzia che i miei sintomi erano riconducibili a quei calcoli ma la risposta era:” c’è chi gli passano c’è chi gli rimangono “. E no cazzo, io non ci sto a queste condizioni!
I giorni passavano e anche le lunghe nottate che mi lasciavano il più delle volte senza dormire perché questo misterioso “buco allo stomaco” non passava con nessun rimedio. Ero arrivato a mangiare praticamente solo risetti in bianco, pesce lesso e poche altre cose. La dieta di esclusione non solo non serviva a granché ma in più mi faceva vivere come un poveraccio afflitto da chissà cosa. Non uscivo quasi più di casa perché avevo paura a girare rincoglionito com’ero dal sonno cronico che mi portavo dietro. Tenevo un diario dei miei malesseri per cercare di mettere in relazione i miei sintomi a qualcosa che facevo o non facevo, a una medicina che prendevo o non prendevo.
Un giorno non ce la faccio più ed esco di casa quasi in stato sonnambolico, tanto poco avevo dormito, in una lunga camminata, mando tutti i precetti dietetici a cagare e ricomincio a mangiare come una persona normale e mi gusto una pasta con un po’ di pesce al sugo, ricomincio un’alimentazione più normale e non i soliti risetti in bianco. Mi imbatto nella alfalattoalbumina (Serplus) del chimico Paolo Mainardi e da lì è cominciata l’avventura del mio studio che potrete più o meno leggere in ordine cronologico negli articoli dal fondo di questo sito, a salire.
Capii che lo stile di vita sano è tutto e che il corpo è in grado di curare qualsiasi malattia e i farmaci in realtà servono nella misura in cui possono mettere il corpo nelle migliori condizioni, il che spesso vuol dire che non servono assolutamente ad uscire dal tunnel perché nascondendo i sintomi (se si è “fortunati”), i disturbi si acuiscono da un'altra parte ed ecco che ci sono le conseguenze di quello che abbiamo assunto. L’assunzione di inibitori di pompa protonica negli anni ad esempio sono causa di SIBO (sovraccrescita batterica nell’intestino tenue) (1) e aumentano il rischio cardiovascolare del 16% (2) e la condizione di ipocloridria favorisce una eventuale carenza di B12 con tutto quello che ne consegue (3). Badate bene che i link che vi propongo, non sono frutto di chissà quale mente complottista o “alternativa” ma sono studi ufficialissimi riconosciuti dalla medicina ufficiale italiana, il primo uno studio di un Gastroenterologo dell’Ospedale Mauriziano di Torino, l’altro dal sito dell’AIFA e il terzo su farmacovigilanza.eu .
Con questo non voglio farvi paura per accentuare la vostra ansia e di conseguenza i vostri disturbi ma solo per mettervi in guardia che usare determinati farmaci hanno delle conseguenze e che dovete usarli solo lo stretto periodo necessario per poi passare a un cambio molto più radicale e importante del vostro stile di vita che solo e soltanto quello vi permetterà di ritrovare una salute perduta.
Capii che il movimento è un elemento fondamentale per una qualunque guarigione. Capii che quello che mangiamo deve essere il più sano possibile (evitare i cibi spazzatura e industriali e prediligere bio se non quelli di produzione fidata) e capii che le emozioni positive sono la base di una pancia sana e in ordine.
La mia esperienza e i miei studi sono troppo estesi e vasti da riuscire a riassumerli in poche parole in questo articolo ma vi posso dire ormai con certezza che gran parte dei problemi che avete si riconduce all’ignoranza che la medicina ha e in particolare che ha la gastroenterologia in tema di microbiota.
Il Microbiota è un vero e proprio organo dimenticato che ha delle funzioni importantissime e basilari senza il quale la vita (non solo dell’uomo) è impossibile.
Se la medicina non ve ne ha parlato non potete fare altro che fare come ho fatto io: studiate il microbiota per vostro conto e cominciate a incamminarvi sul sentiero della salute perché la salute non è un punto di arrivo ma un percorso che non termina mai se non quanto termina la vita stessa. Probabilmente il peccato più grande che abbiamo fatto verso noi stessi è quello di convincerci che è normale avere degli acciacchi e che bisogna rassegnarsi a stare male verso la fine della vita alimentando in questo modo tutto un mercato perverso fatto di farmaci e sanità che tendono a prolungare la vecchiaia e non la vita, tendono a cronicizzare un problema e non a risolverlo.
Se nel vostro percorso di guarigione incontrerete un medico che vi parla di stile di vita, di emozioni sane, di sano movimento …tenetevelo caro perché è l’unico che vi potrà accompagnare in questo sentiero, il sentiero della salute per darvi dei veri consigli utili per la vostra salute e non per il portafoglio suo e delle case farmaceutiche a cui non conviene economicamente che guariate ma che permanete nel vostro stato.
Nel frattempo vi esorto a informarvi sul microbiota, su questo sito troverete oltre i miei articoli anche tanti video selezionati che possono darvi ulteriori informazioni.
Un abbraccio a tutti, spero di aver stimolato abbastanza la vostra curiosità per farvi rimboccare le maniche: se volete la vostra nuova vita ha inizio da qui o in ogni momento in cui deciderete di farlo con pazienza e tenacia.
(1)
https://www.simg.it/documenti/rivista/2013/01_2013/7.pdf
(2)
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/utilizzo-di-inibitori-della-pompa-protonica-e-rischio-di-infarto-miocardico-nella-popolazion
(3)
https://www.farmacovigilanza.eu/content/carenza-di-vitamina-b12-e-farmaci-inibitori-della-secrezione-gastrica