Abbiamo imparato durante l’avventura di pianetamicrobiota che appunto i microorganismi che albergano nell’uomo occupano ogni distretto anatomico e i microorganismi si annidano in posti fino a poco tempo fa impensabili. Si è scoperto ad esempio che esiste un microbiota del sangue, quando poco tempo fa si pensava che il sangue fosse sterile. Difficile quindi pensare che il microbiota non influenzi il cuore (e viceversa creando un asse intestino-cervello).
Innanzi tutto bisogna affrontare il grande inganno del colesterolo e la sua presunta pericolosità, ovvero smontare uno dei miti della medicina commerciale che vuole risolvere le patologie cardiocircolatorie nella popolazione attraverso la riduzione coatta e acefala di un componente essenziale del corpo umano. Ormai gli studi che sbugiardano la visione del colesterolo come il responsabile delle placche aterosclerotiche si susseguono e si è capito che non è tanto la placca il problema ma il motivo della sua formazione, l’infiammazione. Insomma come al solito la medicina scopre che le cause di ieri in realtà sono gli effetti di altre problematiche.
Questo parametro è stato individuato e più che misurare il colesterolo è importante capire la quota di colesterolo ossidato ad esempio misurando la lipoproteina a che è appunto la quota di colesterolo LDL ossidato oppure misurando la proteina C reattiva che da una idea dello stato di infiammazione presente (1).
Da anni è indagata la carne, nella dieta, come il grande male, il responsabile di malattie cardiocircolatorie e perché no del cancro (che è un’accusa che non manca mai perché tanto non sapendo in ultima analisi la sua vera genesi si può accusare qualunque sostanza impunemente). La trimetilammina-N-ossido è un composto organico derivante principalmente dalla colina (presente nella carne rossa, nel pesce, nel pollame e nelle uova). Quest’ultima è metabolizzata dai batteri del microbioma intestinale in trimetilammina (TMA) che, a sua volta, viene assorbita nel sangue e ossidata in TMAO(trimetilammina-ossidata)(2). La TMAO è notoriamente un composto che causa infiammazione delle cellule endoteliali aortiche e contribuisce al rischio di malattie cardiovascolari. Hanno anche scoperto che il Resveratrolo (noto composto presente nel vino rosso) ha un’azione protettiva passando per il microbiota. Il resveratrolo, nello specifico, impedisce ai batteri nell’intestino di produrre trimetilammina, un prodotto necessario alla produzione di TMAO (3). Ma tutto il microbiota produce TMAO a partire dalla colina? No, alcuni probiotici che sono in grado di bloccare questa processo (4). Quindi ricapitolando il vero problema della carne si ha nel momento in cui non si ha un equilibrio sano del microbiota (eubiosi) ovvero quando si ha la DISBIOSI (5).
La vitamina K2 è una vitamina che in parte viene assunta con il cibo e in parte viene prodotta dal microbiota intestinale a partire dalla vitamina K1. Il problema di oggi è che l’industria dell’allevamento non usa più foraggi verdi per alimentare gli animali ma usa cereali e quindi non è possibile per la maggioranza delle persone assumere vitamina k2 (tipo mk-4) dagli alimenti animali. Se è chiaro che è il microbiota produce l’altra quota di vitamina k2 (mk-7), appare subito evidente che stari di disbiosi (alterazioni negative del microbiota) possono bloccare o ridurre fortemente tale produzione. Ma a cosa serve la vitamina K2? La vitamina K2 agisce attivando una specifica proteina (Osteocalcina) che stimola l’incorporazione del calcio nelle ossa e nei denti (6). Ma la cosa più importante che occorre notare, per seguire il filo del discorso, è che se il calcio non viene depositato nelle ossa rimane libero di “stagnare” nel sangue calcificando le arterie e quindi rendendo possibile il fenomeno di aterosclerosi ovvero l’irrigidimento delle arterie che è uno dei problemi principali alla base della salute cardiovascolare.
Il sale da cucina è sempre stato considerato nemico dell’ipertensione, ma anche qui, è lui il diretto responsabile o è sempre il microbiota che media la risposta? A dare ascolto alle ultime ricerche il sale da cucina inibisce la crescita di un batterio che migliora la risposta immunitaria e riduce l’ipertensione arteriosa (7).
Arrivati a questo punto la ricerca ancora non sa consigliare specifici probiotici (se non in via sperimentale) e dare risposte microbiologicamente pratiche agli interrogativi che si pongono di fronte a noi riguardanti la salute cardiovascolare ma alla luce di queste nuove informazioni possiamo cominciare a formulare domande più sensate su cui concentrarci.
Se è vero che è la disbiosi il problema di tante patologie compresa quella cardiovascolare, più che alla carne in sé stessa probabilmente dovremmo stare attenti alla salubrità degli alimenti animali che oggi, con la presenza massiccia di antibiotici (a causa dell’allevamento intensivo), mettono una pesante ipoteca sulla salute del nostro microbiota. Anche per quanto riguarda l’alimentazione vegetale il problema non è da poco perché i pesticidi modulano in senso disbiotico i nostri batteri amici favorendo un ambiente potenzialmente dannoso e tossiemico.
Insomma, ancora una volta, parametri come disbiosi, permeabilità intestinale e infiammazione confermano il ruolo centrale dell’intestino nella salute umana.
Prebiotici, probiotici, una dieta sana (fatta di personalizzazioni sulla base sia dello stato di salute specifico, dello stile di vita e dei momenti della giornata) e uno stile di vita fisico e psichico equilibrato sono i “segreti” guarire e rimanere in salute.
Tutto ciò sembra platealmente banale e semplicistico, eppure in una società che guarda alle pillole come alla soluzione a ogni male saranno concetti molto duri da far passare.
(1) Ce lo dice chiaramente Luciano Lozio in questo video
https://www.pianetamicrobiota.it/video/video/34-box-salute-colesterolo-e-infiammazione-20-04-2018
(2) https://microbioma.it/cardiologia/il-resveratrolo-previene-le-patologie-cardiovascolari-agendo-sul-microbioma-intestinale/
(4) http://www.medicitalia.it/news/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/3334-infarto-ictus-flora-batterica-batteri-amici-riduciamo.html?refresh_ce
(5) https://microbioma.it/cardiologia/scompenso-cardiaco-e-microbiota-esiste-davvero-un-asse-cuore-intestino